Join the larget crypto conference of 2018 in Dubai

Le corse dei cavalli in Italia

L’ippica è una delle discipline sportive più antiche e diffuse a livello internazionale: molte persone adorano guardare questo sport e tifare per la vittoria dei loro preferiti, oltre a scommettere usando SNAI Codice Promozionale.

Già gli antichi Romani amavano sfidarsi in corse sulle bighe trainate da cavalli e nei primi dell’Ottocento i nobili milanesi erano soliti competere a cavallo per dimostrare la loro maestria ed abilità.

Nel nostro Paese, tuttavia, l’affermazione ufficiale dell’ippica si ebbe solo dopo l’Unità, tardivamente, dunque, rispetto ad altri stati europei, in particolare quelli di origine anglosassone.

In Inghilterra, ad esempio, le corse dei cavalli erano in voga già nel 1400, merito anche del forte interesse nutrito dalla famiglia reale per questo sport.

Proprio in Inghilterra si diffusero, sin dal medioevo, i primi allevamenti di cavalli purosangue. Sempre nei paesi inglesi, inoltre, fiorì ben presto una florida industria legata alle scommesse sportive sui cavalli e non a caso, ancora oggi, l’Inghilterra è considerata la patria del betting internazionale.

Anche in Francia già tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, si iniziò l’allevamento dei cavalli finalizzato alle competizioni sportive e si avviò la costruzione dei primi ippodromi.

Breve storia dell’ippica in Italia

Un momento importante nella diffusione delle corse tra cavalli in Italia si ebbe nel 1884 quando venne disputata la prima gara di galoppo all’Ippodromo delle Capannelle di Roma. Nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione degli ippodromi di Milano, Torino, Pisa, Firenze, Livorno, Napoli e Grosseto.

Le due Guerre mondiali determinarono uno stop a qualsiasi attività ippica. Solo nel 1948 vengono riprese le corse equestri e compaiono le prime giocate sulle schedine del Totip.

Gli anni ’50 e ’60 vedono un boom delle corse dei cavalli che determina anche una rapida diffusione delle agenzie ippiche che offrono tre tipi di scommesse: a “totalizzatore”, a “libro” (anche dette “a quota fissa”) e il “Tris”.

Percorrendo rapidamente la storia dell’ippica italiana, non possiamo non citare un cavallo che ha esordito nel 1998 e che ha battuto qualsiasi record: stiamo parlando di Varanne.

Questo cavallo ha disputato 73 corse, vincendone 62 e ha saputo conquistare tutte le gare internazionali più importanti, incluso il Prix d’Amerique, le Elitloppet, la Breeders Crown negli Usa ed il Premio Lotteria.

Per ben due volte Varenne ha conquistato il Grande Slam in Europa ed è stato l’unico ad essere nominato “cavallo dell’anno” in tre Paesi differenti: Italia, Francia e Stati Uniti.

Le specialità dell’ippica

Le corse dei cavalli comprendono due specialità diverse: il trotto e il galoppo.

A loro volta esse si dividono in:

  • Trotto tradizionale
  • Trotto montato
  • Trotto a pariglie
  • Galoppo con corse in piano
  • Galoppo con corse a ostacoli

Oltre all’andatura del cavallo e al tipo di tragitto, un’altra differenza tra le due specialità è che nel Galoppo il fantino monta il cavallo direttamente, mentre nel Trotto è seduto sul sulky.

Scommesse sulle corse dei cavalli in Italia.

Le scommesse sull’ippica vengono regolamentate dall’AAMS. È possibile effettuare scommesse a quota fissa, a totalizzatore oppure sull’ippica nazionale. I mercati più popolari includono il vincente, l’accoppiata, il tris, il quartè e il quinte. Le corse a quota fissa o totalizzatore accettano anche il piazzato.